Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace

 Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace 

Sabato 12 novembre 2016 si svolgeranno le celebrazioni della Giornata del ricordo di tutti i Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. La Giornata del ricordo, celebrata in tutto il territorio nazionale, è stata istituita in memoria del tragico attentato di Nassiriya, in Iraq, del 12 novembre 2003 in cui persero la vita 19 italiani impegnati nella missione “Antica Babilonia”: dodici erano carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili aggregati al Contingente  italiano.A Roma, alle ore 10.30, all’Altare della Patria sarà deposta una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto da parte del Ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, con gli onori ai Caduti resi da un reparto interforze, unitamente alla Banda militare che accompagnerà il movimento di ascesa della corona sulle note de “La leggenda del Piave”. Successivamente, alle ore 11.00, sarà celebrata la Santa Messa a cura dell’Ordinario Militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò, nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli.Il Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, in questa occasione celebra la figura del caporale infermiere Raffaele Soru. Nel settembre 1960, per ordine del Ministero della Difesa, con dispaccio del Gabinetto del Ministro n. 2529 del 12 agosto 1960, un ospedale di emergenza della Croce Rossa Italiana da 100 posti letto, contrassegnato con il numero 010, venne inviato in Congo, nella regione del Katanga, per l’assistenza sanitaria alle forze dell’ONU, rimanendo operativo fino al maggio 1964. Il 17 settembre 1961 l’ospedale subì un attacco armato da parte delle forze ribelli.Nel corso degli scontri rimase gravemente ferito il caporale infermiere Raffaele Soru e alcuni militari di Croce Rossa vennero catturati e successivamente liberati dalle truppe delle Nazioni Unite. 

 Il caporale Soru

Il caporale Soru, che quel giorno prestava servizio come capo sala presso la base distaccata di Alberthville, in seguito alla gravità delle ferite riportate, nonostante le spasmodiche cure prodigate dal personale medico italiano, cessò di vivere il 25 settembre 1961.Nato a Siamanna, in provincia di Oristano, il 29 ottobre 1921.Arruolatosi come caporale infermiere nel Corpo Militare CRI, prestò servizio in Congo, per conto dell’ONU, presso l’Ospedale da Campo n. 010 per due periodi: dal 19 novembre 1960 al 24 giugno 1961 e dal 16 luglio 1961 al 25 settembre 1961, giorno della sua morte.Il Caporale Raffaele Soru è stato insignito della Medaglia d’Argento con Palma al Merito della Croce Rossa Italiana. L’allora Presidente della Repubblica Italiana, Oscar Luigi Scalfaro, il 9 novembre 1994, conferì “motu proprio” la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” al Caporale CRI Raffaele Soru con la seguente motivazione:“Caporale del Corpo militare della Croce Rossa Italiana appartenente al personale di assistenza dell’Ospedale da campo n. 010 dislocato nell’ex Congo, nella zona di Alberthville e operante, al seguito delle Forze dell’ONU, a favore del personale delle Nazioni Unite e delle popolazioni locali, prestava la propria opera con fervido impegno, grande professionalità, instancabile solerzia ed elevato spirito di fratellanza, nel rispetto dei valori morali vissuti con sicura fede e salda determinazione.Nel corso di un proditorio attacco armato sferrato da forze ribelli, consapevole dei pericoli cui andava incontro nell’adempimento della propria missione umanitaria ma fiducioso nel simbolo della Croce Rossa Italiana e nei suoi principi, volontariamente accettati, immolava la vita a seguito delle ferite riportate durante l’aggressione.Fulgido esempio di assoluta dedizione, generoso altruismo e umana solidarietà spinti sino all’estremo sacrificio”.Alberthville, 25 settembre 1961Nel 2003 l’ONU gli concesse la Medaglia d’Oro al Valor Militare e la medaglia commemorativa “Dag Hammarskjold Medal”, che prende nome dall’omonimo statista svedese già vicesegretario generale dell’ONU e Premio Nobel per la pace. Inoltre, il 22 aprile 2006, sempre in memoria di Soru, è stata intitolata a suo nome una strada nel comune di Siamanna, in provincia di Oristano, suo paese natale, ed il 21 dicembre 2007 gli è stata dedicata l’aula multimediatica presso la sede dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare Volontario CRI di Roma.

  

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